Sarah Chaâri won Belgium’s first Olympic medal in taekwondo in the under-67 kg category at the 2024 Paris Olympic Games
(© Anthony Behar / Sipa USA / Alamy; ID: 2XRCP3W)
Abstract
Il Patto delle Nazioni Unite sui diritti sociali, economici e culturali (CESCR) non dispone di una disposizione specifica sul diritto di accesso allo sport. Tuttavia, il Comitato CESCR ha costantemente considerato questo diritto come una propaggine del diritto di partecipare alla vita culturale. Nonostante questo riconoscimento, il Comitato ha storicamente evitato riferimenti al diritto di accesso allo sport nel suo strumento di monitoraggio. Una deviazione da questa tendenza si osserva nelle recenti osservazioni conclusive del Comitato per Palestina e Francia. Si tratta di uno sviluppo fondamentale che sfida la nozione di autonomia e ha il potenziale per rimodellare le prospettive sullo sport nel dei diritti umani.
Abstract
The United Nations Covenant on Social, Economic, and Cultural Rights (CESCR) lacks a dedicated provision on the right to access sports. However, the CESCR Committee has consistently regarded this right as an offshoot of the right to participate in cultural life. Despite this recognition, the Committee has historically avoided references to the right to access sports in its monitoring tool. A departure from this trend is observed in the Committee’s recent concluding observations for Palestine and France. This is a pivotal development that challenges established notion of sports autonomy and has the potential to reshape perspectives on sports within the framework of human rights.
Keywords IT
Accesso alla Sport, Diritto alla salute, Autonomia sportive, Olimpiadi
Keywords EN
Access to sports, Right to health, Sports autonomy, Olympics